Notizie da La Terra e il Cielo


Abbiamo ricevuto gli aggiornamenti sull’andamento del raccolto 2017 per cereali e legumi di uno dei nostri fornitori storici, la cooperativa agricola La Terra e Il Cielo, di Arcevia (AN).

Pensiamo che sia interessante condividere con i nostri clienti le parole di Bruno Sebastianelli, presidente della cooperativa che ha partecipato anche ad alcuni incontri in Osteria negli ultimi anni, pertanto riportiamo integralmente la sua mail di aggiornamento.

Sappiamo che lavorare in modo serio e responsabile come fa La Terra e il Cielo – e con loro in generale i nostri fornitori – richiede molto più impegno, onestà e capacità rispetto al pedissequo seguire la moda del biologico. Quindi non possiamo che apprezzare gli sforzi di questa cooperativa e continuare ad acquistare i loro prodotti (li trovate spesso anche tra i trasformati ordinabili con la cassetta di ortofrutta!!!).

 

Cari amici,

come ogni anno in questo periodo, è giunto il momento di fare il punto della situazione circa i raccolti appena ultimati. Una premessa che non mi stancherò mai di fare riguarda la filiera. Il concetto di filiera biologica è ormai ampiamente usato e abusato, sebbene siamo realmente in pochi a realizzarlo concretamente. La nostra cooperativa da ben 37 anni possiede una filiera tracciata ‘dal campo alla tavola’ grazie alla rete di aziende associate che la compongono. La filiera è bella, la filiera è di moda, la filiera è trendy, la filiera “fa figo”, ma occorre capire che è anche molto difficile da realizzare.

Per quanto ci riguarda, già nel mese di settembre 2017 abbiamo dovuto programmare gli ettari destinati alle varie colture il cui raccolto si avrà tra giugno e agosto 2018. Le variabili che condizionano le campagne annuali sono molte: in primis quelle climatiche che rendono i raccolti e le rese di mercato sempre più incerti.  Bisogna essere bravi ed avere una buona programmazione per far fronte a certe incognite, per questo sono necessarie figure diverse, di alta professionalità per realizzare una filiera che, come la nostra, va dal campo alla tavola.

I capisaldi sono:

1) Piccole aziende agricole a conduzione familiare con operatori specializzati, formati in agricoltura biologica che lavorano con passione per migliorare la fertilità del terreno. Tre i fattori che contraddistinguono  il lavoro di questi agricoltori: minor emissione di CO2 nell’ambiente per attenuare il cambiamento climatico, maggiore biodiversità e prodotti con valori nutrizionali migliori.

2) Tecnici agronomi specializzati in agricoltura biologica che seguono ed assistono le nostre aziende associate.

3) Personale specializzato nella conservazione delle materie prime.

4) Personale specializzato nella trasformazione artigianale dei prodotti.

5) Personale specializzato nel marketing e nella commercializzazione dei prodotti.

Dopo questa lunga premessa, torno a dare informazioni sul raccolto 2017 che è stato caratterizzato da un andamento stagionale abbastanza buono.

Finalmente abbiamo avuto un inverno con delle gelate e della neve, dopo 3 inverni caratterizzati da temperature anomale ben al di sopra della media stagionale; tutto questo ha avuto un buon effetto sui raccolti di cereali che necessitano anche del freddo inverno e della coperta nevosa sotto la quale risposare per poi diventare spighe vigorose in estate.

Da maggio si è registrata invece una forte siccità che ha purtroppo compromesso buona parte dei raccolti di legumi.

GRANO DURO

La resa del grano duro è lievemente migliorata rispetto al raccolto del 2016, con punte molto alte nel caso di aziende con presenza di animali (grazie alla concimazione) e grano seminato dopo 4-5 anni di erba medica. Ci sono stati picchi di produzione di 50 quintali l’ettaro (la produzione media per ettaro di seminativo biologico si attesta sui  quintali per ettaro) ma anche una resa minima nel caso di una azienda di 12 quintali l’ettaro.

Su 303 ettari seminati dai nostri soci agricoltori, abbiamo raccolto complessivamente 7.242 quintali di grano duro, con una resa media di 28,52 quintali. Il basso tenore di umidità di questo grano permette un’ottima conservazione; buono anche il contenuto proteico. Il quantitativo immagazzinato sarà sufficiente per arrivare al nuovo raccolto.

FARRO TRITICUM DICOCCUM

Considerando l’eccezionale raccolto in termini di superficie e resa del 2016 di farro Triticum Dicoccum, abbiamo ridotto il totale degli ettari seminati a 222, rispetto ai 400 ettari del 2016. Nonostante la riduzione, disponiamo di un quantitativo di farro sufficiente, a rischio eccedenza, fino a nuovo raccolto.

La resa media, nel caso del farro, è leggermente diminuita rispetto al 2016, e si è attestata intorno a 23,64 quintali per ettaro, rispetto ai 25 del 2016. La qualità, anche in questo caso, è buona sia in umidità che in contenuto proteico.

GRANO DURO CAPPELLI

Per quanto riguarda il grano duro Cappelli gli ettari seminati sono stati 8,8 per un totale raccolto di 227,52 quintali. La resa media è stata di 25,85 quintali l’ettaro; anche in questo caso il raccolto è sufficiente per i nostri fabbisogni di materia prima.

ORZO MONDO

Per l’orzo mondo gli ettari seminati sono stati 27,2 per un totale raccolto di 499 quintali con una resa media di 20,81 quintali. Anche in questo caso il quantitativo sarà sufficiente fino a nuovo raccolto.

GRANO TENERO

Gli ettari di grano tenero seminati sono stati 17,2 per un totale raccolto di 194,2 quintali. La resa media è stata scarsa con 21,29 quintali per ettaro; ciò nonostante il raccolto sarà sufficiente fino al nuovo.

LEGUMI

Per quanto riguarda i legumi, come anticipato,  la stagione non è stata del tutto positiva. In particolare il raccolto della lenticchia non è stato del tutto soddisfacente, ragion per cui, potremmo rimanere senza prodotto prima del nuovo raccolto. Per gli altri legumi le quantità raccolte saranno, non abbondanti, ma almeno sufficienti.

Nel caso di scarsità o di mancanza di materia prima, la nostra Cooperativa evita di acquistare sul mercato, ma ciò comporta, come durante la scorsa estate, la temporanea assenza di alcuni prodotti dal listino, in attesa del  successivo raccolto.

Il Presidente

Bruno Sebastianelli”


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